(OMNIROMA) Roma, 07 FEB – “Le mutilazioni genitali femminili rappresentano un fenomeno complesso e di interesse mondiale, il ‘taglio rituale’ perpetua la relazione diseguale tra uomo e donna e le discriminazioni di genere. E’ necessario sensibilizzare le comunità presenti sul territorio nazionale sui rischi connessi a tale pratica”. A scriverlo è la Consigliera Isabella Rauti, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, nella sua prefazione al libro sulle Mgf. “Sessualità e culture”, a cura di Aldo Morrone e Alessandra Sannella, edito da Franco Angeli e presentato oggi in conferenza stampa presso l’Ospedale San Gallicano. “L’entrata in vigore della legge 7/2006 contenente ‘Disposizioni concernenti la prevenzione ed il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile’ ha rappresentato un cambiamento fondamentale per l’ordinamento giuridico italiano perche in assenza di una normativa specifica le Mgf erano disciplinate dall’art. 583 del codice penale, che configurava nelle lesioni personali il reato di mutilazione. La legge sulle Mgf prevede aspetti sanzionatori ma anche azioni di prevenzione, contrasto ed eradicazione del fenomeno”. “In ottemperanza alla legge nazionale, la Regione Lazio ha assegnato a ciascuna delle Asl un fondo per la realizzazione di progetti di formazione degli operatori e del personale medico e paramedico sulle Mgf”, aggiunge la Consigliera Rauti. “La conoscenza e la percezione del fenomeno da parte degli operatori sociosanitari e dei mediatori culturali sono infatti strumenti che contribuiscono allo sradicamento delle Mgf, pratiche che costituiscono una lesione per la dignità delle donne, una discriminazione di genere ed una violazione dei diritti umani”.
red
071633 FEB 11