(OMNIROMA) Roma, 20 MAG – Si è aperta con un minuto di silenzio per l’attentato di Brindisi e per il terremoto di questa notte in Emilia Romagna la manifestazione ‘Race for the Cure’, organizzata dalla ‘Susan G. Komen Italia’, giunta con oggi alla giornata conclusiva, per sostenere la lotta ai tumori del seno. Dalle 10 di questa mattina, con partenza dalle Terme di Caracalla, la cittá si è tinta di rosa con più di 50mila persone che hanno aderito alla gara di 5 km, ormai diventata un appuntamento annuale. Oltre ai tanti cittadini, a sfilare in nome di prevenzione e di salute, tra gli altri, anche il presidente dell’associazione ‘Noi X Roma’, Isabella Rauti, e il delegato alle Politiche sportive di Roma Capitale, Alessandro Cochi. “‘Noi X Romá ha aderito, con più di 50 persone, e ha sostenuto questa manifestazione con una squadra intitolata ‘Noi X le donne’. L’impegno dell’associazione in questa festa di popolo – ha detto Rauti – è nel sostenere le donne che hanno sconfitto questo male e soprattutto nel sostenere tutte coloro che devono impegnarsi in termini di prevenzione e di diagnosi precoce. Credo anche che sia fondamentale rovesciare la prospettiva e la percezione di questa malattia: è importante la presa in carica totale della paziente prima durante e dopo la fase della malattia. Con la giornata di oggi si vuole comunicare che il tumore può essere sconfitto, che c’è una grande solidarietá per sostenere la donna soprattutto nel dopo: lo fanno le associaizioni ma dovrebbe farlo anche l’offerta socio-sanitaria”. Isabella Rauti ha, inoltre, ricordato il minuto di silenzio a inizio gara. “Resta una giornata di festa con la partecipazione di più di 50mila persone – ha aggiunto Rauti – ma c’è natuaralmente uno stato d’animo diverso”. “Una manifestazione che vede sempre più iscritti. – ha sottolineato Cochi – La finalitá ovviamente della ‘Race for the Cure’ è importante, riguarda i tumori al seno, un problema purtroppo sempre attuale per le donne. In virtú di quello che è succeso ieri e purtroppo anche questa notte, è importante sottolineare che bisogna ripartire e lo sport è uno dei volani migliori per far capire alla societá e al Paese che per ripartire bisogna essere uniti, oggi più che mai”. Durante la manifestazione è stato, inoltre, esposto un cartello con scritto: ‘Melissa una di noi’ in ricordo della ragazza di 16 anni morta ieri nell’attentato di Brindisi.
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