(OMNIROMA) Roma, 11 OTT – La consigliera regionale del PdL e componente dell’Ufficio di presidenza, Isabella Rauti, ha preso parte oggi al convegno “L’Istruzione chiave dello Sviluppo”, organizzato dalla fondazione Rita Levi-Montalcini nell’ ambito della Terza Conferenza Internazionale, che si propone di approfondire un dialogo tra le organizzazioni pubbliche e private che in questi ultimi anni hanno partecipato alle attività della Fondazione che ha finanziato oltre 12.000 sostegni all’istruzione, dalla scuola primaria ai corsi post universitari, e alla formazione rivolta a bambini e giovani donne africane che studiano nei loro Paesi. “Il tema del convegno è il nodo di fondo di una sfida globale che lega povertà, salute e sviluppo col filo rosso della solidarietà, presente in tutti i progetti della Fondazione”, ha affermato, riferisce una nota, la consigliera Rauti a margine della Conferenza. “Uno degli obiettivi del Millennio é raggiungere nel 2015 l’ istruzione elementare per tutti. Eppure, oltre 70 milioni di bambini non sono scolarizzati, metà dei quali risiede nell’Africa sub Sahariana ed è di sesso femminile. L’istruzione è il motore dello sviluppo ed il mondo occidentale non può lasciare che questi temi diventino di nicchia, relegati a una minoranza, altrimenti la sfida globale sarà perduta e questi dati spaventosi diventeranno lo scenario – ha continuato la Rauti – Se non aggrediamo la mortalità infantile, la mortalità delle donne per parto, l’ analfabetizzazione, le conseguenze per il futuro di tutti saranno drammatiche: la mancanza di istruzione priva tutti, uomini, donne e bambini, delle proprie potenzialità, arrestando sviluppo e civilizzazione della società”.
“Il mondo occidentale deve, quindi, assumersi le proprie responsabilità e non pensare che si possano separare i destini del mondo”, ha aggiunto la Rauti. “La fondazione Rita Levi Montalcini, insieme ad altri organismi, dimostra un impegno eticamente apprezzabile, ma soprattutto la determinazione ad affrontare le questioni con la volontà di risolverle. L’istruzione e lo sviluppo rappresentano un nodo che nessuno può eludere o emarginare, né nella vita dei Paesi, né nelle coscienze, si tratta di un’emergenza sociale oltre che culturale. Le donne, anche nelle recenti rivoluzioni della “primavere arabe del Nord Africa” hanno partecipato utilizzando i mezzi di comunicazione e rivendicano un diritto di cittadinanza e un sistema realmente democratico.”
“Non credo sia possibile nessuna pace senza sviluppo e nessuno sviluppo senza pace. E senza le donne nessuno scenario né di pace, né di sviluppo”, ha concluso la Rauti.