(OMNIROMA) Roma, 30 MAG – “Per le donne che hanno subito un intervento, o che seguono una terapia oncologica, inizia un percorso difficile e faticoso che le pone davanti a diversi interrogativi: dall’alimentazione da seguire rispetto alla patologia, alle domande sulla qualità della vita in ambito specifico alla sessualità, menopausa e benessere esistenziale, al come riconoscere ed affrontare la depressione”. E’ quanto dichiara, in una nota, Isabella Rauti, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio, alla vigilia dell’Incontro “Una domanda per migliorare la Vita”, organizzato dall’Associazione Libreria dell’Anima di Maria Rosaria De Luca con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio ed in collaborazione con Roma Capitale, che si è svolto presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, a Roma. “Il Consiglio regionale del Lazio – continua Rauti – concedendo il proprio patrocinio a questa iniziativa, ha inteso condividere un tema, quello del “dopo”, generalmente trascurato ma che, invece, deve essere affrontato proprio per la sua complessità, in quanto ogni donna reagisce in modo diverso alle terapie ed i conseguenti effetti collaterali. I quesiti che all’inizio sono esclusivamente medici, nella fase successiva alla malattia riguardano sfere altrettanto importanti e riconducibili ad ambiti sociali, psicologici ed esistenziali. Per poter dare risposte adeguate è necessario che le Istituzioni si prendano carico totale delle pazienti attraverso quell’integrazione socio sanitaria indispensabile non solo a garantire il diritto alla salute ma la stessa dignità delle donne”. “Ricerca, prevenzione e diagnosi precoce – continua Rauti – sono le armi più efficaci per contrastare l’incidenza del tumore al seno.
In questo senso, numerose campagne di comunicazione avviate anche dalla Regione Lazio hanno colto nel segno, riuscendo a sensibilizzare l’opinione pubblica ed offrendo un segno concreto con le campagne “Mi state a cuore” e “Progetto Donna”. Nei prossimi giorni richiamandosi all’iniziativa proposta della senatrice Laura Bianconi, che impegna il Governo nazionale a migliorare i programmi di screening, presenterò in Consiglio regionale una mozione per razionalizzare l’offerta dei servizi per le donne affette da tumore. Seguendo le indicazioni europee Eurosoma (European Society of Mastology) è necessario razionalizzare l’offerta sul territorio regionale, puntando su quelle strutture che si occupano di almeno 150 casi l’anno, al fine di fornire un servizio migliore e specifico con unità di senologia con certificazione di qualità”. “Sconfiggere il tumore al seno – conclude Rauti – è possibile soprattutto attraverso programmi di prevenzione e sensibilizzazione. Ma non ci si deve dimenticare che il percorso verso la guarigione è composto di diverse fasi durante le quali è indispensabile accompagnare costantemente le pazienti fornendo loro supporto e ascolto”.
red