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osservatorelibero.it – Discipline STEM applicate alla Difesa, tra scienza e umanesimo

 

FIRENZE – Le discipline STEM applicate alla formazione del personale militare e alle strategie della Difesa nazionale. Questo il tema di un convegno interforze che si è svolto presso l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (Isma) di Firenze martedì 5 febbraio, in occasione della settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, istituita per legge nel 2023 «per sensibilizzare e stimolare l’interesse, la scelta e l’apprendimento di tali discipline». 

Nell’aula magna dell’Isma erano presenti i vertici della Difesa, guidati dal sottosegretario Isabella Rauti (con delega per la formazione del personale civile e militare della Difesa) e dal capo di stato maggiore della Difesa generale Luciano Portolano.  Ma gran parte della sala era gremita da rappresentanti degli Istituti di Formazione delle Forze Armate. Dalle scuole militari per chi frequenta il liceo, alle Accademie, ai giovani ufficiali ai primi anni di carriera fino al livello universitario del Centro Alti Studi Difesa (Casd). 

Un’occasione per presentare numerosi progetti sviluppati durante la formazione militare nelle quattro Forze armate, affini ai programmi STEM. Dalle sperimentazioni effettuate in alta quota, alle tecnologie 3D. Dall’intelligenza artificiale alla didattica immersiva con realtà virtuale. Dalle nano tecnologie alle applicazioni ad uso didattico nel dominio cyber. 

RAUTI: LA DIFESA NASCE STEM

«La Difesa nasce STEM per vocazione, per determinazione e anche per destino» ha sottolineato ai giornalisti il sottosegretario Rauti. «Le STEM sono la chiave di governo del futuro. La loro applicazione ci aiuta per la pianificazione e la condotta di tutte le operazioni militari. Sono l’asse centrale della formazione della difesa, intesa come un dominio strategico, direi quasi come un teatro operativo. Per garantire un vantaggio competitivo strategico e difendere la sicurezza nazionale e la stabilità globale».  

PORTOLANO: L’UOMO RESTI AL CENTRO 

«Dal momento che le nuove minacce si sommano alle vecchie senza sostituirle – ha sottolineato il generale Portolano – c’è la necessità che il soldato di oggi continui a guardare anche ‘a terra’, non dimenticando le tecniche, tattiche e procedure acquisite grazie alle lezioni apprese nelle varie esperienze operative. Personalmente, sono un forte sostenitore del “man in the loop” dell’uomo al centro del processo decisionale. Occorre mantenere un equilibrio tra innovazione tecnologica e etica operativa, garantendo che l’utilizzo delle nuove tecnologie, frutto anche delle discipline STEM, rimanga sempre sotto il controllo umano. Soprattutto quando è in gioco l’uso della forza». 

MASIELLO: STEM E MATERIE UMANISTE

«L’Esercito è tecnologico o non è» ha detto il capo di stato maggiore, generale di corpo d’armata Carmine Masiello. «Siamo convinti dello STEM, ma non basta» ha aggiunto. «La cultura di cui noi siamo i padri, una volta era poesia, scienza, filosofia. Ed era un tutt’uno. La specializzazione del sapere ha creato steccati fra queste cose. Noi dobbiamo contribuire a rimuoverli. Dobbiamo rimettere le materie umaniste insieme allo STEM perché abbiamo bisogno di persone capaci non soltanto di trovare le risposte giuste, ma anche di trovare le domande giuste a cui dare risposte». «Dobbiamo – ha concluso il capo dell’Esercito – avere persone capaci di comprendere le conseguenze della tecnologia, non soltanto applicarla». 

Per la Marina Militare è intervenuto il Sottocapo di Stato Maggiore ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto, che ha presentato il progetto «Polo nazionale della dimensione subacquea». Gli istituti di formazione delle singole Forze armate sono stati presentati dai rispettivi vertici. Generale di corpo d’armata Carlo Lamanna (Esercito), Ammiraglio di Squadra Antonio Natale (Marina), Generale di Squadra Aerea Silvano Frigerio (Aeronautica), Generale di Corpo d’armata Giuseppe La Gala (Carabinieri). Il Casd era rappresentato dal comandante, generale di corpo d’armata Stefano Mannino. Tra gli ospiti anche l’ingegner Stefania Cantoni, direttore del Cira e l’astronauta colonnello Walter Villadei  che ha illustrato la sua esperienza a bordo della Stazione Spaziale Internazionale in occasione della Missione Axiom 3 nel gennaio 2024. 

Qui il video integrale dell’evento

Il videomessaggio del ministro Crosetto

[Fonte: www.osservatorelibero.it]

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