11 Marzo 2025
ore 11:30 - Commissioni Riunite, III (Affari Esteri) e IV (Difesa), Camera dei Deputati
ore 12:00 - Commissioni 3ª (Aff. esteri e difesa) e 4ª (Unione europea) Uffici di Presidenza Integrati (n. 11), Senato della Repubblica
ore 12:30 - IV Commissione (Difesa), Camera dei Deputati
ore 13:30 - Commissioni Riunite, III (Affari Esteri) e IV (Difesa), Camera dei Deputati
ore 14:30 - 3ª Commissione (Aff. esteri e difesa), Ufficio di Presidenza Integrato (n. 96), Senato della Repubblica
ore 16:30 - Seduta d'Aula, Senato della Repubblica
ore 17:00 - 3ª Commissione (Aff. esteri e difesa), Assemblea (n. 283), Senato della Repubblica
12 Marzo 2025
ore 08:30 - III Commissione (Affari Esteri) e IV Commissione (Difesa), Camera dei Deputati
ore 09:00 - IV Commissione (Difesa), Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, Camera dei Deputati - Al termine delle Commissioni riunite
ore 09:30 - 3ª Commissione (Aff. esteri e difesa), Plenaria (n. 122), Senato della Repubblica
ore 09:30 - III Commissione (Affari Esteri) e IV Commissione (Difesa), Camera dei Deputati - Al termine votazioni a.m. Assemblea
ore 10:00 - Seduta d'Aula, Senato della Repubblica
ore 10:00 - 3ª Commissione (Aff. esteri e difesa), Assemblea (n. 284), Senato della Repubblica
13 Marzo 2025
ore 08:30 - III Commissione (Affari Esteri) e IV Commissione (Difesa), Camera dei Deputati
ore 08:45 - 3ª Commissione (Aff. esteri e difesa), Ufficio di Presidenza Integrato (n. 97), Senato della Repubblica
ore 10:00 - Seduta d'Aula, Senato della Repubblica
ore 10:00 - 3ª Commissione (Aff. esteri e difesa), Assemblea (n. 285), Senato della Repubblica
ore 13:30 - III Commissione (Affari Esteri) e IV Commissione (Difesa), Camera dei Deputati
ore 15:00 - nterrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 151-bis del Regolamento, Senato della Repubblica
Pnrr di Draghi dimentica asili nido
Il premier Draghi, illustrando oggi al Senato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sottolinea, cito testualmente, l’importante “cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e la natalità”, e trionfalmente annuncia la cifra destinata di 4 miliardi e 600 milioni. Peccato che lo stanziamento indicato comprenda gli asili nido ma anche le scuole per l’infanzia e altri servizi dedicati alla famiglia. E, nello specifico, proprio lo stanziamento destinato al piano nidi è drammaticamente insufficiente ed allontana l’obiettivo, indicato dall’Unione Europea, della copertura al 60% dei posti necessari. Per raggiungere tale obiettivo e rendere omogenea l’offerta sul tutto il territorio
nazionale, servirebbero almeno 3 miliardi e 600 milioni solo per gli asili nido. Insomma, un’altra conferma della disattenzione del Governo verso la centralità della famiglia e la necessità vitale di invertire l’inverno demografico ed il crollo della natalità.