Siamo abituate a vedere i nostri bambini in salute, felici e amati: purtroppo però, non è così per tutti i bambini del mondo. Quella del lavoro minorile è una realtà che esiste ancora in tantissimi paesi, compreso il nostro. Proprio oggi è stata inaugurata, presso il Dipartimento per le Pari Opportunità, alla presenza del Capo Dipartimento, Isabella Rauti, la mostra “Il lavoro minorile attraverso gli occhi dei bambini”, che espone i disegni di bambini vittime di questo sfruttamento. La mostra è stata ideata da dall’Associazione GenevaWorld in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, col sostegno delle Nazioni Unite, promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità e dal Comune di Roma.
150 milioni di minori nel mondo (dati UNICEF) sono coinvolti in questo sfruttamento: miseria e disperazione sono lo sfondo alla vita di tutti questi piccoli costretti a lavorare per poter mangiare.
“Viviamo in una realtà dove tutto è globalizzato, tranne la dimensione dei diritti umani. I minori costretti a lavorare sono senza voce, senza diritti, senza infanzia. Oggi vogliamo lasciarli parlare attraverso i loro disegni: così possiamo denunciare tutte le forme di sfruttamento a cui sono sottoposti i minori – dalla prostituzione all’impiego per la produzione di materiale pedopornografico, dal lavoro faticoso all’arruolamento forzato nei conflitti” ha detto Isabella Rauti.
Dopo l’inaugurazione della mostra si è tenuto un dibattito in cui sono intervenuti Lorenzo Guarcello, dell’Ufficio di Roma dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, Roberto Salvan, direttore generale del Comitato Unicef per l’Italia, Valerio Neri, direttore generale Save the Children Italia, Anna Visconti di Modrone, presidente Associazione diplomatici Mae, Elena Mezzalama, responsabile del Progetto SCREAM (OIL), oltre al Sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
“I temi del lavoro minorile e dell’infanzia negata si intrecciano con la povertà, con l’abbandono e la dispersione scolastica, con l’economia sommersa e con i flussi migratori provenienti dal Sud del mondo, alimentando un circolo vizioso che spesso si conclude con la riduzione in schiavitù. Sono problemi che ci riguardano da vicino e sui quali interveniamo, attraverso l’attività della Commissione Tratta e dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile” ha concluso Isabella Rauti.
[Fonte: mamma.pourfemme.it]