«La Regione Lazio è impegnata nella valorizzazione del lavoro femminile, nella crescita dei livelli di quantità e di qualità occupazionale delle donne. L’ostacolo maggiore per le donne nel mercato del lavoro resta la conciliazione vita-lavoro: lo scorso anno il 20 per cento delle donne in età lavorativa ha interrotto la propria attività per carichi familiari ed il 15 per cento non è rientrato al lavoro dopo una gravidanza. Per questo la Regione ha messo in campo il Piano Lazio 2020 ed il Piano di conciliazione vita e lavoro».
A dichiararlo è la Consigliera regionale Isabella Rauti (Pdl), membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, in occasione del conferimento del Premio Bellisario alle donne che si sono distinte nella professione, nel management, nella scienza, nell’economia e nel sociale a livello nazionale ed internazionale, in programma oggi presso il Teatro delle Vittorie, a Roma.
«I dati Istat sull’occupazione pubblicati a maggio – continua Rauti – dimostrano che se l’occupazione femminile è rimasta sostanzialmente stabile, con il 46 per cento di donne occupate su base nazionale, i posti di lavoro femminili qualificati sono scesi di 170 mila unità, mentre sono aumentati di 108 mila unità quelli non qualificati. A ciò va aggiunto che il ’welfare informale’ continua a gravare per il 76 per cento sulle spalle delle donne.
Questo dato si incrocia con quello storico, che già negli anni abbiamo segnalato, di una ridotta percentuale di donne nel livello dirigenziale delle aziende a fronte di una forte presenza percentuale delle donne nel mondo del lavoro pur a parità di formazione, professionalità e competenze della componente femminile con quella maschile».
«Apprezzo e sostengo – conclude Rauti – l’impegno che la Fondazione Bellisario, attraverso il suo presidente Lella Golfo, sta profondendo per la definitiva approvazione del disegno di legge 2482 sulla “parità di accesso delle donne negli organi di amministrazione delle società quotate in mercati regolamentati”».
Roma 17 giugno 2011