Ad Atreju si è formato un fronte trasversale contro la barbara pratica dell’utero in affitto e si è lanciato nuovamente un appello per l’approvazione della proposta di legge di Fratelli d’Italia che renderebbe la maternità surrogata reato universale.
La discussione è iniziata durante la presentazione del libro di Alfredo Mantovano contro il ddl Zan “Legge omofobia perché non va”, sul quale Isabella Rauti, senatrice di FdI e responsabile del Dipartimento Pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili, ha rivendicato la coerenza di Fratelli d’Italia che “in Parlamento in ogni passaggio ha votato contro. E i nostri voti sono stati determinanti per bocciare questo disegno di legge”.
Ma è sull’utero in affitto che si è registrata un’ampia convergenza. “L’utero in affitto, spiega la giornalista Marina Terragni, è un mercato di creature umane e chiedo a tutti i gay che pensano che questo sia un’ignobile mercato di non avere paura di rompere il silenzio e condannarlo”. Mauro Coruzzi giornalista e conduttore radiofonico, noto anche come Platinette, è stato ancora più esplicito nell’esprimere il suo dissenso: “Il vero motivo di sdegno per me è l’utero in affitto: come si fa ad usare una donna per nove mesi come un forno, seppur consenziente, dietro retribuzione? Questa sì che è discriminazione”.
Ora l’auspicio è che questa convergenza larga permetta di far procedere rapidamente in Parlamento il pdl a prima firma Giorgia Meloni, che permetterebbe di perseguire in Italia anche le persone che ricorrono all’utero in affitto all’estero.
[Fonte: www.provitaefamiglia.it]