(Public Policy) – Roma, 23 mar – “Oggi più che mai – ha evidenziato il sottosegretario RAUTI – la nostra presenza è necessaria. L’interposizione di Unifil è fondamentale come lo è la responsabilità di 53 chilometri della ‘blue line’, la linea della sicurezza. Il Libano sta attraversando una fase molto critica segnata dall’instabilità politica, dal caos istituzionale, dalla crisi economica e dalle conseguenze della pandemia. A queste emergenze, grazie alle sue Forze armate, l’Italia risponde anche con campagne di aiuti mirati e donazioni coordinate dagli assetti Cimic a favore delle fasce più deboli della comunità libanese”.
Nel suo intervento RAUTI ha sottolineato che “le visite effettuate in questi giorni alle realtà locali che operano nel sociale, hanno restituito non solo un quadro di aiuti e donazioni organico ma anche il rapporto strettissimo dei contingenti italiani con la popolazione libanese. Il modello italiano di peace keeping si basa sulla solidarietà e sulla costruzione quotidiana di rapporti e relazioni con la popolazione e con le autorità locali, politiche e religiose”. (Public Policy)
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