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Race for the Cure: Isabella Rauti, investire in ricerca, prevenzione e assistenza sociosanitaria

“Ridurre l’indice di mortalità dei  tumori femminili è possibile attraverso la prevenzione e la diagnosi precoce, che la ricerca può rendere sempre più efficaci. Ma è necessario risolvere anche gli aspetti non medici di questa malattia: le donne colpite da tumore non vanno mai lasciate sole.”
E’ quanto dichiara la consigliera Isabella Rauti, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio che ha patrocinato la  XIII edizione di  “Race for the Cure”, organizzata dalla Susan G. Komen Italia. Prima del via, un minuto di silenzio è stato osservato per i fatti di Brindisi ed il terremoto in Emilia. La Consigliera Rauti, che ha partecipato alla Maratona con il pettorale numero 5 (simbolo delle 5 province del Lazio), ha sottolineato che “Il Consiglio regionale del Lazio ha dato il proprio patrocinio alla manifestazione Race for the Cure perché è un evento  non solo sportivo ma anche sociale e solidale con le donne. Questa edizione dell’evento prevede infatti anche visite specialistiche, offerte in particolare a donne svantaggiate, ed iniziative di educazione a corretti stili di vita utili per prevenire o diagnosticare per tempo l’insorgenza di tumori”.
“Ma è necessario – spiega Rauti – che le istituzioni facciano di più, non solo nei confronti della prima e della seconda fase del percorso che una donna colpita da tumore deve affrontare – quelle della diagnosi e della cura – investendo nella ricerca, nella prevenzione e per l’offerta di cure migliori, ma anche nella terza fase, quella del ritorno alla normalità, attraverso strumenti di assistenza non solo medico-sanitaria ma legata agli aspetti del recupero e del ritorno alla normalità.”

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