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RaiNews24 – Le posizioni di Fratelli d’Italia sulla crisi di governo

La questione è che non esiste più una maggioranza perché sono esplose tutte le contraddizioni che da sempre l’hanno caratterizzata e che Fdi ha sempre stigmatizzato. Ora la crisi è evidente a tutti ma sono mesi che è strisciante latente, perché quando si vogliono tenere insieme al Governo forze che non sono omogenee e non hanno un programma condiviso, questi sono i risultati ed il danno lo scontano gli Italiani E anche se il Dl Aiuti è passato comunque ma con il voto ed i capricci del M5s, resta comunque il fatto centrale che l’esecutivo è frantumato ed il Governo è al capolinea.
L’Italia è rimasta bloccata e in ostaggio di queste liti di Palazzo ed il Dl Aiuti, un provvedimento molto importante, non è stato emendato quindi neppure migliorato, perché è stata posta la fiducia per non esasperare le contraddizioni interne alla maggioranza che sono esplose lo stesso. Insomma, noi chiediamo al Presidente Draghi, un sussulto di dignità, uno scatto di orgoglio, ovvero prendere atto del fallimento della sua maggioranza e dimettersi; bisogna presentarsi al giudizio degli italiani e chiedere agli Italiani da chi vogliono essere governati. L’unica via, la principale, la via maestra è il ritorno alle urne per dare all’Italia un Governo forte, in grado anche di fare la finanziaria, di dare stabilità e di affrontare le tante emergenze che abbiamo.
La posizione di Fratelli d’Italia è sempre la stessa, non in senso noioso ma in senso di coerenza ribadita, noi siamo all’opposizione di questo governo sin dall’inizio, come siamo stati sempre sin dall’inizio all’opposizione dei governi precedenti Conte 1 e 2, perché Fdi non andrebbe mai a governare né con i 5 Stelle né con il PD. È necessario andare al voto e battere le sinistre, ricompattando il centrodestra intorno ad un programma condiviso e con alcuni paletti stabiliti. Se si corre insieme alle elezioni non si governa poi con nessuno altro che non siano gli alleati di coalizione con cui ti sei presentato agli elettori. Quindi, sì a un programma coeso, si al centrodestra, si con alcuni paletti ed assunzioni di responsabilità.

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