Roma, 22 lug. – (Adnkronos) – “L’obbligo di custodia cautelare nei confronti di chi commette un reato contro la persona grave come la violenza sessuale risponde al principio che tale atto è grave sempre e comunque”. Lo dichiara Isabella Rauti, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio e membro della Commissione regionale Lavoro, Pari opportunità e Politiche Sociali.
“La violenza sessuale resta un reato grave non meno dei delitti di mafia anche se si presenta in forme diverse – prosegue Rauti – lascia quindi perplessi il richiamo ad un criterio di gradualità nel giudizio introdotta con la sentenza sul tema emessa ieri dalla Consulta della Corte Costituzionale, che sembra intaccare il principio che l’integrità e la libertà della persona sono intangibili”.
“Per questo auspico – conclude la Consigliera – che i giudici che verranno chiamati a pronunciarsi sui singoli casi vogliano salvaguardare con le future sentenze questo principio non concedendo sconti nè attivando meccanismi premiali per il più odioso dei reati contro la persona, la violenza sessuale”.
(Mvd/Col/Adnkronos)
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