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Adnkronos – Lazio: Rauti (PdL), donne centro di economia innovativa

Roma, 5 lug. – (Adnkronos) – “La Regione Lazio può essere laboratorio di un’economia moderna, capace di rispondere alla crisi globale con idee innovative che reintroducano nel ciclo produttivo competenze professionali e oggetti materiali che il mercato del lavoro e dei beni ha fino ad oggi escluso”. Lo ha detto Isabella Rauti, membro dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio, portando i saluti della presidenza del Consiglio regionale alla cerimonia di conferimento del premio ‘La città al femminile’ presso la sede della Consulta Femminile Regionale per le Pari Opportunità.
”Credo quindi particolarmente significativa l’attribuzione di questo premio al progetto ‘Un T-riciclo rosa antico’ – ha proseguito Rauti – che coniuga il recupero della professionalità di donne pensionate o casalinghe con la riscoperta di antichi mestieri come ricamo e cucito e con il riutilizzo di materiali ed oggetti non più commercializzabili. Il bando regionale, indetto per iniziativa del gruppo ‘Ambiente e territorio’ della Consulta regionale femminile, ha trovato una risposta particolarmente convincente nel progetto vincitore, che ha saputo sviluppare le tematiche ambientali nel campo del sociale ed in quello del recupero delle tradizioni professionali”.

“Ritengo in particolare di grande importanza – ha aggiunto Rauti – il fatto che grazie a questa iniziativa la Regione possa promuovere il concetto che donne portatrici di competenze professionali quali quelle delle arti impropriamente definite ‘minori’, come il cucito, il ricamo e la tessitura, possano tornare a fare parte a pieno titolo del mondo del lavoro e della produzione e soprattutto possano essere portatrici dei diritti sociali riconosciuti nel mondo del lavoro. Per troppo tempo il lavoro femminile, per sua natura non illuminato dai riflettori del mercato e neanche da quelli delle lotte sindacali, ha contribuito alla crescita dell’economia e della societa’ senza riceverne dignita’ e riconoscimento: una realta’ che per molti aspetti continua nel nostro tempo, ma che le Istituzioni come la Regione devono contribuire a superare perche’ nessuna economia o societa’ per quanto sviluppata avrebbe mai potuto crescere senza le fondamenta del lavoro femminile”.

(Rre/Zn/Adnkronos)
05-LUG-10 17:28

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