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ANSA – Giornata pace: a NY megafesta per internet Nobel 2010/ANSA = Fine campagna Wired Italia con Shirin Ebadi, Nicholas Negroponte

di Gina Di Meo

(ANSA) – NEW YORK, 21 set – Il Nobel della pace 2010 deve andare ad Internet, la finestra che connette le persone nel mondo, che le unisce, che elimina l’ignoranza, che non fa distinzioni.
A New York, Wired Italia, la versione italiana della rivista Usa ‘Bibbia’ delle nuove tecnolgie, chiude con una grande festa la sua campagna ‘Internet for Peace’, il progetto lanciato un anno fa candidando il web al Nobel della Pace. Lo fa in collaborazione, tra gli altri, dell’Istituto italiano di cultura di New York.
La campagna ha raccolto consensi rilevanti che vanno anche oltre la rete. Ha avuto ambasciatori d’eccezione come l’iraniana premio Nobel per la Pace, Shirin Ebadi, l’ideatore del progetto ‘Il computer da cento dollari’, Nicholas Negroponte, la blogger cubana Yoni Sanchez, che però non ha ricevuto l’autorizzazione di lasciare Cuba e non è riuscita a venire a New York.
Al Paley Center for Media, in quello che una volta era il museo della radio e televisione, la Ebadi e Negroponte hanno voluto portare il loro contributo personale alla campagna spiegando perché la candidatura di internet è fondamentale per diffondere la pace nel mondo.
“Oggi – spiega la Nobel per la Pace – voglio raccontare quanto internet abbia aiutato il mio paese. Senza internet il mondo sarebbe stato all’oscuro di tutto ciò che è successo nelle elezioni del 2009, visto che i giornalisti stranieri sono stati espulsi e quelli locali arrestati”.
“Le persone comuni sono diventate dei giornalisti -prosegue la Ebadi – e attraverso i telefonini hanno diffuso i video di ciò che succedeva nel mio paese. Grazie a loro il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha potuto passare delle risoluzioni contro l’Iran”.
La donna non ha dubbi: il presidente Mahmud Ahmadinejad “qui a New York all’Assemblea Generale spiega che l’Iran è il paese piú libero del mondo, ma allo stesso tempo mette in galera e uccide i dissidenti.
Ecco perchè sostengo la candidatura di Internet al Nobel per la Pace”.
Le fa eco Nicholas Negroponte, grazie al quale milioni di bambini del Terzo Mondo hanno potuto avere un computer a basso prezzo, l’invenzione che l’ha reso famoso in tutto il mondo. Secondo Negroponte “Internet ha fornito gli ingredienti per la pace e lo ha fatto diffondendo istruzione e la pluralità di opinioni.
Soprattutto ha ridotto l’isolamento delle persone, ha abbattuto le distanze. E’ fondamentale per la pace ed è per questo che ne sostengo la candidatura”. Dello stesso avviso Isabella Rauti, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio e moglie del Sindaco di Roma Gianni Alemanno. “In paesi come l’Iran in cui non c’è una stampa libera – ha detto – Internet può essere un mezzo per raccontare al mondo ciò che accade”.
“Abbiamo deciso di celebrare il successo di Internet for Peace a prescindere dalla decisione del Comitato per il Nobel l’8 ottobre – spiega Riccardo Luna, direttore di Wired Italia – Migliaia di persone, favorevoli e contrari, scettici e ottimisti, in ogni angolo del mondo hanno animato il dibattito sull’importanza di Internet come strumento di comunicazione e di democrazia”.
Adesioni alla campagna sono venute anche dalla Fondazione ‘Pies Descalzos’ della cantante Shakira e da Google, che ha aprofittato dell’evento per lanciare due nuovi strumenti di misura della libertà sul web.
Un primo grafico indica il livello di controllo su internet da parte dei governi, un secondo indica le richieste ricevute da Google da parte dei governi che vogliono bloccare il flusso delle informazioni.
(ANSA).

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