(ANSA) – ROMA, 9 SET – ”L’impegno internazionale per Sakineh non rappresenta un’interferenza nell’ordinamento dei poteri politico e giudiziario iraniani, ma al contrario la volonta’ di includere l’Iran nella comunita’ internazionale attraverso il riconoscimento dei diritti umani” a dichiararlo a margine della puntata odierna di UnoMattina Estate, dove e’ intervenuto l’ambasciatore iraniano in Italia, e’ Isabella Rauti, consigliere del Pdl alla Regione Lazio, che dal 25 agosto ha aderito alla campagna internazionale in difesa di Sakineh, ha partecipato a numerose iniziative ed ha lanciato un appello alla moglie del Presidente Iraniano Ahmadinejad.
”Mettere sullo stesso piano, come e’ stato fatto, la pena capitale con la pena detentiva – sottolinea Rauti – e’ possibile solo se non si tiene conto del fatto che la prima e’ finalizzata alla umiliazione ed eliminazione del condannato mentre la seconda non ha solo uno scopo punitivo ma anche di recupero della persona. La sfida di tutti gli ordinamenti occidentali e dei poteri giudiziari, non condizionati da quelli politici, e’ di affiancare alla funzione punitiva la riabilitazione della persona e se i Paesi che hanno fatto pressione sull’Iran per annullare la condanna di Sakineh annullassero a loro volta le condanne detentive, verrebbero meno allo scopo di ricostruire anche attraverso la detenzione il rapporto delle persone sottoposte ad una pena con la societa”’.”La condanna a morte di una donna per adulterio tramite lapidazione – aggiunge – costituisce inoltre un ostacolo al dialogo con un Paese con il quale al contrario vogliamo dialogare nel rispetto dei diritti umani che comprendono su un piano di perfetta parita’ i diritti degli uomini ed i diritti delle donne”.
Per Isabella Rauti la sospensione della pena a carico di Sakineh e’ comunque ”un segno di speranza che – ha detto – ci spinge a proseguire la mobilitazione per l’annullamento definitivo della condanna”.
(ANSA).
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09-SET-10 15:31 NNNN