(ASCA) – Roma, 29 set – ”Un eccellente modello di integrazione sociale”. Così Isabella Rauti (Pdl), membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Lazio ha definito questa mattina la cooperativa sociale Capodarco nel corso della sua visita conoscitiva in via Ostiense.
Una realtà che fa parte del Gruppo Darco che, costituito da 5 cooperative è la più grande impresa sociale di integrazione lavorativa d’Italia e impegna, per la realizzazione delle proprie attività, circa 700 persone con disabilità o con gravi patologie su un totale di 2.300 lavoratori.
”Un modello di riferimento esportabile e replicabile anche in altre regioni” continua Rauti. In particolare il Recup, centro unificato di prenotazione sanitarie per il Lazio, il più grande d’Italia, che raccoglie 20 mila chiamate al giorno per 15 mila prenotazioni di prestazioni sanitarie effettuate – potrebbe ”raggiungere la massima efficienza con l’integrazione delle strutture sanitarie private accreditate” ricorda la consigliera. ”Condivido la filosofia di questa esperienza, fondata sui modelli del privato sociale, dell’economia sociale di mercato e del welfare sussidiario, che costituisce una forza propulsiva anche in un momento di crisi economica” ha ricordato la Rauti che è stata per due anni capo del dipartimento per le Pari Opportunità e ora è consulente del ministro Mara Carfagna.