Verona. Anche il carcere di Montorio a Verona è sovraffollato: 900 detenuti, almeno duecento in più della massima capienza tollerata. E la situazione peggiora sul fronte dei controlli, con una carenza cronica di agenti di polizia penitenziaria. I dati sono emersi oggi nel corso della visita che Isabella Rauti, consigliere regionale del Lazio, ha effettuato nell’istituto di pena veronese.
L’esponente pidiellina infatti ha aderito alla seconda edizione di «Ferragosto in carcere», iniziativa promossa dai Radicali, che da oggi al 15 agosto prevede visite ispettive nelle 216 carceri italiane, dove i suicidi sono in aumento: 41 dall’inizio dell’anno.
«Il modello di Verona è da esportare, perché il carcere diventi davvero riabilitazione», commenta la Rauti in riferimento al progetto avviato nel carcere di Montorio dove la società «Lavoro Futuro» impegna 70 detenuti. E sono persone che una volta scontata la pena – ha detto nell’incontro con i giornalisti al quale ha preso parte anche il direttore del carcere Antonio Fullone – «quando usciranno dalla cella troveranno qualcuno disposto a offrire loro una reale riabilitazione, attraverso una rete che coinvolge una seconda cooperativa, che in otto mesi ha già dato lavoro a 31 detenuti».
«Il piano carceri varato a gennaio dal governo», sostiene la moglie di Alemanno, «è improntato proprio alla dignità che deve essere assicurata a chi deve scontare la sua condanna». «C’è uno stanziamento complessivo di 600 milioni di euro», conclude la rappresentante del Pdl, «che punta a ridurre il sovraffollamento, tramite la creazione di nuove carceri e la ristrutturazione di altri siti. Inoltre si prevede di diminuire il numero di detenuti attraverso la possibilità di scontare la pena residua agli arresti domiciliari e la messa in prova, ossia lavori di pubblica utilità fuori dal carcere».
http://www.larena.it/stories/Home/174789_isabella_rauti_carcere_e_lavoromontorio_diventi_un_esempio/