(OMNIROMA) Roma, 12 lug – “La Regione Lazio può fare un protocollo con il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e con il Tribunale cercando di individuare una struttura che possa diventare un Icam, un istituto di custodia attenuata per le madri detenute”. Lo ha detto Isabella Rauti, consigliere regionale del Lazio, a margine della sua visita al carcere di Rebibbia. Con lei, a partecipare alla “visita conoscitiva” anche il consigliere regionale Chiara Colosimo.
Sulla questione delle madri detenute, spiega Rauti, “ci sono in discussione più proposte di legge per creare alcune case famiglia di detenzione. Iniziative del genere sono state già fatte in Regione Toscana e in provincia di Milano. Si tratta di istituti di custodia attenuata per detenute madri che funzionano come un modello comunitario e dove ci sono agenti di polizia penitenziaria in borghese”.
Colosimo e Rauti hanno visitato, prima del complesso maschile, quello femminile, l’asilo nido, il laboratorio artigianale di pelletteria e il primo piano della sezione Camerotti.
“Nell’asilo ci sono 21 madri detenuti con figlie. Venti sono rom e una è italiana”. Le due consigliere regionali hanno sottolineato il “sovraffollamento” delle strutture.
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