(OMNIROMA) Roma, 12 lug – “La volontà di effettuare la visita odierna nel carcere di Rebibbia nasce dall’attenzione che intendiamo rivolgere alle fasce più deboli e disagiate della nostra società. Il sovraffollamento delle carceri è infatti un dramma reale, ma quello che maggiormente ci interessava capire è come si possono migliorare le condizioni di vita dei detenuti, e allo stesso tempo capire quali possono essere le politiche da adottare per favorirne il reinserimento. La visita si è articolata con un passaggio nel complesso femminile, dove oltre ad un breve giro nella sezione ‘camerotti’ ci siamo soffermate nei locali adibiti ad asilo nido, dove vi sono 21 detenute con figli da zero a tre anni”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Chiara Colosimo (Pdl).
“Le condizioni di sovraffollamento vengono in questo periodo aggravate dal gran caldo, ma è stato sconvolgente, in senso positivo, vedere il rapporto umano creatosi tra agenti e detenute, dove in alcuni casi i bambini chiamano nonno l’agente – prosegue – Successivamente al nuovo complesso maschile abbiamo visitato le sezioni g8 e g12 dove sono attivi un call center e la sede di un giornale interno molto attivo e ben organizzato.
Questa è una delle prime iniziative che come neo consigliere regionale del Lazio intendo portare avanti nell’ambito delle problematiche che investono la popolazione carceraria. Da sempre, infatti, mi riconosco in una frase di Dostoevskij: ‘Il grado di civilizzazione di una società si misura delle sue prigioni'”.
red
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