Consultori, Rauti (PdL): “No a reazioni estreme, sì a confronto”
(Omniroma) Roma, 25 nov – “Le reazioni estreme di un residuale mondo femminista alla proposta di legge di riforma e riqualificazione dei Consultori nascono dalla difesa irrazionale di un feticcio ideologico e politico; per quanto mi riguarda preferirei il confronto intelligente e costruttivo come quello che sta avvenendo da due mesi in seno alla commissione referente IX – Lavoro, Pari opportunità, Politiche giovanili e Politiche sociali.
La proposta di legge avanzata dalla collega Tarzia, che mi vede come seconda firmataria, punta ad una maggiore efficacia dei consultori sul territorio del Lazio e punta ad una loro riqualificazione e ridefinizione di ruolo”. Lo ha detto, riferisce una nota, la consigliera Isabella Rauti, membro dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio e seconda firmataria della proposta di legge, intervenendo alla manifestazione a sostegno della proposta di legge ‘Riforma e riqualificazione dei consultori familiari’, indetta dalla prima firmataria della Pl Consigliera Olimpia Tarzia davanti alla sede della Regione Lazio. “Si sta facendo inutile demagogia – continua Rauti – non vogliamo chiudere i consultori né privatizzarli né deviarne la vocazione originaria; vogliamo piuttosto che venga applicata anche quella parte – prevista dalla legge – di prevenzione, sostegno e promozione della famiglia e delle scelte di maternità e paternità responsabili.
Vogliamo infine contribuire ad aiutare a sostenere libere scelte e a rimuovere tutti quegli ostacoli che inducono, sia pure legittimamente, le donne a scegliere l’interruzione di gravidanza. E alle polemiche e alle critiche che ci vengono mosse rispondo che non si tratta di cancellare le legittime autodeterminazioni femminili – per le quali io stessa mi sono sempre battuta – si tratta piuttosto di ricentrare il valore sociale della maternità, le libere scelte di procreazione, e di restituire ai consultori la funzione di sostegno e orientamento per favorire le politiche sociali e l’offerta di servizi alle famiglie”.
red