FIRENZE. La Difesa nasce STEM e dovrà esserlo sempre di più “perché le sfide che ci circondano richiedono competenze tecnologiche avanzate e capacità abilitanti specialistiche. Dobbiamo costruire e consolidare queste competenze, asse centrale della formazione, che diventa un vero e proprio dominio strategico”.
Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, intervenendo al convegno “Le discipline STEM nella Difesa: competenze abilitanti per gestire la complessità” da lei promosso ed organizzato all’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) di Firenze, in occasione della “Settimana STEM”, istituita per legge nel 2023 con lo scopo di incoraggiare lo studio delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.
“Il filo conduttore di questa seconda edizione di “STEM e Difesa – ha spiegato Rauti, che ha la delega alla formazione – è la gestione della complessità come declinazione ed impiego delle nuove tecnologie e degli strumenti scientifici; il focus è stato la presentazione di innovativi progetti STEM curati dai Licei Militari ma anche dalle Accademie e dagli altri Enti formativi delle Forze Armate fino alla Scuola Superiore Universitaria (CASD) ovvero tutta la “piramide formativa” della Difesa. Circa una trentina di progetti censiti e dieci quelli presentati che hanno spaziato dalle sperimentazioni effettuate in alta quota, alle tecnologie 3D; dall’intelligenza artificiale alla didattica immersiva con realta’ virtuale; dalle nano tecnologie alle applicazioni ad uso didattico nel dominio cyber.”
Le discipline STEM, secondo il sottosegretario “sono fondamentali per la pianificazione e la condotta delle operazioni militari e l’impiego delle nuove tecnologie, sempre più sofisticate, è necessario per garantire un vantaggio competitivo strategico e difendere la sicurezza nazionale e la stabilità globale”.
[Fonte: www.reportdifesa.it]