Dopo il discorso del presidente Renata Polverini le reazioni da parte dei rappresentanti del mondo politico romano si sono susseguite ininterrottamente.
“Applicare subito misure proposte dalla presidente Polverini e proseguire sulla strada della riduzione della spesa – dichiara il consigliere regionale del Pdl Isabella Rauti – Oggi un cambio di passo, da domani un ritmo serrato contro le derive negative che vada anche oltre la necessaria razionalizzazione della spesa”.
“Bene ha fatto la Polverini a indicare la strada per uscire dall’angolo in cui è stata cacciata da questa vicenda rocambolesca. La strada da lei indicata è quella giusta” dichiara in una nota Donato Robilotta, presidente del Nuovo PSI del Lazio.
Anche il sindaco Gianni Alemanno si è espresso, dichiarando: “Il presidente Polverini è riuscita a dare un grande colpo d’ala per portare la Regione Lazio fuori da una crisi morale. Credo che tutti i gruppi consiliari, nessuno escluso, debbano seguire il suo esempio per liberare la politica e le Istituzioni dalla vergogna di certi comportamenti individuali”.
Dura anche la dichiarazione di Franco Frattini, deputato del Pdl, sul suo blog: “Chi entra in politica non si senta un privilegiato. A certi appetiti bisogna rispondere con diete drastiche: subito fuori dal partito chi opera con ingordigia e pensa a tornaconti personali”.
“Un copione prevedibile e pure mal recitato, questo è stato l’intervento del Presidente Polverini. Che se invece avesse voluto veramente agire, avrebbe portato in aula una delibera di Giunta con i tagli già votati dalla stessa Giunta – dichiara Anna Maria Tedeschi, consigliere regionale di Italia dei vaolri – Invece ha voluto fare uno spettacolo, con riferimenti inopportuni alla sua malattia in Aula consiliare. Con un discorso che avrebbe dovuto fare alla sua maggioranza, ammesso che ce ne sia una”.
Tagli per 20 milioni entro il 2012. La scure su assessori, gruppi e autoblu
Sul tema dei tagli, solidarietà alla Polverini da parte della lista Civica Cittadini/e che, tramite la voce di Giuseppe Celli, capogruppo, dichiarano: “Il taglio delle commissioni regionali, e il taglio delle spese del Consiglio in generale, è una questione di lunga data che denuncio dalla scorsa legislatura perché crea costi eccessivi e inefficienze. Alla presidente Polverini riconosco il merito di avere anticipato i tempi portando in aula un provvedimento che altrimenti avrebbe languito ancora per mesi. Ma non basta agire sul Consiglio, bisogna andare oltre”.
La sfiducia annunciata invece da Enrico Gasbarra è sostenuta dal deputato del Pd Michele Meta, membro della direzione nazionale dei democratici: “Condivido la mozione di sfiducia alla presidente Polverini perché oggi alla Pisana è andato in scena, travalicando i confini regionali, uno spettacolo surreale. La regione Lazio non può diventare come la Sicilia dei Cuffaro e dei Lombardo. Se la presidente Polverini ha paragonato la vicenda regionale all’alluvione di Firenze, allora davvero c’è bisogno di tanti “angeli del fango” e non di una pulizia superficiale. C’è solo una strada maestra: restituire la parola ai cittadini del Lazio per scegliere amministratori onesti, autorevoli e capaci”.
Regione Lazio, le spese pazze
Francesco Scalia, consigliere regionale Pd, dichiara: “La presidente polverini ha tentato di scaricare indistintamente sull’intero consiglio regionale le responsabilità di una gestione allegra delle finanze pubbliche, che è esclusivamente sua e della sua parte politica. Gran parte delle proposte che oggi la Polverini avanza al consiglio, come il dimezzamento delle commissioni e lo scioglimento dei monogruppi, è oggetto di disegni di legge che il Pd ha presentato un anno fa. E’ stata la Polverini a regalare i vitalizi agli assessori esterni, l’opposizione ha votato contro”.
[Fonte: repubblica.it]