Una suggestiva celebrazione dei 150 anni dalla morte di Giuseppe Mazzini accompagnata dai balli patriottici risorgimentali. E la presentazione di un libro fotografico dal titolo Donne in campo a cura del comitato “Donne 7 marzo“. E ancora un convegno sul ruolo storico della donna nel mantenere la pace. Moderato dalla giornalista di Rai 2 Maria Antonietta Spadorcia con Alessandra Necci, scrittrice e docente della Luiss, e Maria Gabriella Pasqualini, esperta di storia militare. L’evento, che si è tenuto nella sede della Fondazione Alleanza nazionale in via della Scrofa, è stato promosso da Realtà Nuova di Domenico Gramazio, la Fondazione Rivolta Ideale e il Cenacolo delle intelligenze scomode.
“Donne in campo” a cura del Comitato Donne 7 marzo
Il pomeriggio si è aperto con l’intervento di Giusi Giambertone. Che ha illustrato il progetto di tricologia solidale rivolto alle donne colpite dalla chemioterapia. E dal dramma della perdita dei capelli. “Un dolore – ha detto – che vogliamo condividere”. Poi la consegna di un calendario “in rosa”. Con foto girate per le vie di Roma in pieno lockdown, dedicato al ‘re dei paparazzi’ Tonino Barillari. A ricevere il premio (un inno alla vita e al colore) Adalberto Baldoni, direttore scientifico del Cis, giornalista e storico fuori dal coro. Particolarmente evocativa e insolita l’esibizione in costume dell’associazione “Balli risorgimentali”. Che ha voluto rendere omaggio al sogno mazziniano di un’Italia “una, libera e indipendente”. Da un’idea di Sabrina Valletta.
Gramazio: siamo i primi a celebrare i 150 anni di Mazzini
“Abbiamo fregato sul tempo il governo e lo Stato italiano”, ha detto sorridendo Domenico Gramazio. “Che celebreranno i 150 anni di Mazzini la prossima settimana. Ammirando i balli risorgimentali ho pensato alla nostra Giovane Italia. Alla nostra militanza, alla mia storia personale. A me, che nel periodo difficile tra il ’68 e il ’69 ho avuto l’incarico di guidare l’organizzazione giovanile missina”.
Isabella Rauti porta il saluto di Giorgia Meloni
Isabella Rauti è intervenuta portando il saluto di Giorgia Meloni e ricordando la forte presenza femminile nella storia della destra. Anche negli anni più bui. Una storia poco conosciuta, che sfata il pigro luogo comune di una destra maschilista. “Una storia fatta di donne e madri – ha detto la senatrice di Fratelli d’Italia – in prima linea. Come la mia e tante altre, che non si sono mai tirate indietro. Donne che non si sono mai spaventate di nulla. Che hanno vissuto da militanti per tutta la vita”. La dirigente di FdI ha passato in rassegna le tante iniziative femminili che fin dagli anni ’80 hanno arricchito il panorama politico e culturale della destra. Riviste, associazioni, iniziative sociali e culturali. Come Eowyn la rivista femminile intitolata all’eroina tolkeniana. O il Centro Studi Futura. Un impegno che arriva fino a Fratelli d’Italia. Unico partito in Italia a essere guidato da una donna. Che è anche presidente del gruppo dei conservatori- riformisti europeo.
Il libro fotografico curato da Giorgio Cirillo
Donne in Campo (edizioni Fergen) è un viaggio nel pianeta donna attraverso l’obiettivo di Giorgio Cirilllo, che ha colto l’universo femminile in tutte le sue sfaccettature girando il mondo. A una sezione di foto storiche (Mondo donna) particolarmente suggestive si accompagna quella dedicata all’attualità (Ieri, oggi, domani) a cura del comitato “Donne 7 marzo”. Con istantanee che riguardano rappresentanti della politica e donne che a vario titolo hanno ricevuto il Premio Caravella Tricolore per il loro impegno nella società e nella vita professionale. Un contributo a tutto campo dedicato alle donne in prima linea, alla vigilia della inaugurazione della mostra multimediale “Patriote d’Italia”, (8 marzo via della Scrofa 43), promossa dal Dipartimento pari opportunità e valori non negoziabili di FdI in occasione della Festa della Donna.
[Fonte: www.secoloditalia.it]