Il 21 ottobre prossimo, in occasione della commemorazione annuale della Battaglia di El Alamein che ebbe luogo durante la Seconda Guerra Mondiale, il Sacrario Militare, che il governo egiziano ha dato in concessione all’Italia per un periodo di 99 anni, sarà presentato in nuova veste architettonica grazie a un’imponente opera di ristrutturazione e valorizzazione.
El Alamein, la salvaguardia del Sacrario
Tale attività è stata realizzata grazie allo stretto coordinamento tra il Ministero della Difesa italiano e le Autorità egiziane, nonché nell’ambito delle normali attività del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Decisivo l’impegno del Ministro della Difesa Guido Crosetto, che in più occasioni ha sollevato il tema della salvaguardia e della promozione del Sacrario quale luogo simbolo di valori universali come pace, rispetto e onore ai caduti di tutte le guerre, sostenuto dalle massime Autorità egiziane, che hanno offerto la più ampia cooperazione e disponibilità nel quadro di un dialogo costante fra Capi di Stato Maggiore della Difesa e, a livello tecnico, attraverso intensi contatti con lo SMD e l’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa.
Il coordinamento di Isabella Rauti
La realizzazione del “progetto El Alamein” è stata coordinata in particolare dal Sottosegretario di Stato alla Difesa, Isabella Rauti, delegata dallo stesso Ministro a presiedere il tavolo dei lavori, e ha visto il coinvolgimento dell’Università di Padova – attraverso il lavoro del professore associato di Geografia Fisica e Geomorfologia e Responsabile scientifico del “Progetto El Alamein” Aldino Bondesan – e di altri illustri esponenti di realtà nazionali, come il Dott. Valter Amatobene, Direttore della testata online Congedatifolgore.com, oltre che delle associazioni combattentistiche italiane particolarmente impegnate in numerose iniziative di valorizzazione del Sacrario italiano e della storia a esso legata.
El Alamein, il Sacrario e la vasta piana desertica
Il Sacrario di El Alamein, circondato dalla vasta piana desertica sulla quale si svolsero le grandi battaglie della Seconda Guerra Mondiale, si compone di tre distinti blocchi di costruzioni: il Sacrario propriamente detto, il complesso degli edifici situati lungo la strada litoranea, la base italiana di Quota 33. L’intera area monumentale del Sacrario di El Alamein si presenterà, dunque, il 21 ottobre 2023, in una rinnovata cornice architettonica che valorizzerà appieno la sua identità di luogo della memoria dei caduti della Seconda Guerra Mondiale e di tutte le guerre, in un ambiente solenne e austero, ma al tempo stesso curato, sereno e accogliente. (ITALPRESS)