“Si è aperta ieri a New York l’annuale Conferenza delle Nazioni Unite sulla Condizione delle donne, che quest’anno celebra anche i Venti anni dalla conferenza di Pechino. L’agenda prevede come tema prioritario, infatti, la Dichiarazione e la Piattaforma d’azione di Pechino, le sfide dell’attuazione di quanto previsto ed il raggiungimento degli obiettivi della parità di genere, del manstreaming e dell’empowerment delle donne.
L’Italia ha deciso di non mandare Ministri di peso nella delegazione che parteciperà ai lavori; di sicuro non poteva mandare un Ministro delle Pari Opportunità, considerato che – grazie al governo Renzi – non esiste più un Dicastero dedicato alle Pari Opportunità e neppure si poteva mandare un Vice Ministro o un Sottosegretario con delega perchè non ci sono ed è la prima volta, da quando è nato il ministero per le Pari Opportunità.
Anche su questo fronte Renzi si conferma tutto “tweet e spot” ma poca sostanza; ha trattenuto per mesi la delega alle Pari Opportunità, determinando l’immobilismo del settore, per poi nominare una consigliera delegata alle pari opportunità che non ha ruoli neanche di sottogoverno. L’8 marzo appena trascorso, come una recita a soggetto, ha scatenato la solita gara di dichiarazioni più celebrative del rituale della festa che di sostanza politica e programmatica e anche lo stesso Renzi a fine giornata della donna ha scritto: “L’Italia è migliore grazie al vostro impegno. Proviamo a renderla ancora più bella, insieme, per essere un Paese di opportunità davvero pari, di opportunità per tutte e per tutti”. Sicuramente l’Italia è migliore grazie all’impegno delle donne ma se il Governo si impegnasse davvero per le pari opportunità anche la vita delle donne sarebbe migliore”.
Lo dichiara in una nota ISABELLA RAUTI, responsabile Pari Opportunità di Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale.
[Fonte: www.secolo-trentino.com]