S’intitola “Sfide di Sicurezza ed Energia in un’Europa conservatrice” il nuovo appuntamento di Ecr Party, fissato dal 28 al 31 marzo a Cipro e riguarda alcuni temi caldissimi dell’attualità internazionale.
«Andiamo nel ventesimo anno dall’adesione di Cipro all’Unione europea», spiega Antonio Giordano, deputato di FdI e segretario di Ecr party, illustrando l’evento nella conferenza stampa di Montecitorio. Giordano evidenzia che tra i duecento delegati ci saranno «rappresentanti da Polonia, Cipro, dagli Usa, da Islanda, Israele Repubblica Ceca».
Nella delegazione italiana ci saranno inoltre il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti e il presidente della commissione Ambiente della Camera Mauro Rotelli.
«L’evento di Cipro è parte di un percorso di rafforzamento e crescita del progetto conservatore di Ecr e quindi anche di Fratelli d’Italia. Un progetto rivolto a un cambiamento possibile anche in Europa», sottolinea Ciriani in conferenza stampa. In vista del voto europeo, l’esponente di FdI assicura che «il ruolo dei conservatori crescerà. Tutti dovranno fare i conti con noi. Il peso di Ecr diventerà non aggirabile negli schemi politici post-voto».
«Andiamo a Cipro a rappresentare il governo italiano – prosegue il ministro – perché pensiamo che possa rappresentare una speranza per altri governi e per i Conservatori europei. Parleremo di agricoltura, immigrazione, valori e identità». Per Ciriani la centralità acquisita da Ecr è frutto del lavoro svolto in Italia e in Europa da Meloni, che dei Conservatori europei è presidente: «Ci conforta il fatto che alla guida di questo progetto ci sia Giorgia Meloni, una grande leader in grado di trascinare il cambiamento».
Tra i temi che saranno affrontati a Cipro, anche “il conflitto ibrido” in corso nel Mar Rosso. «Parleremo di sicurezza e centralità del Mediterraneo», evidenzia il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, «nel mio intervento farò riferimento a un dominio emergente che è il mondo sottomarino dove passano infrastrutture strategiche. Non a caso nel Mar Rosso uno degli obiettivi del Houthi sono proprio i cavi sottomarini».
[Fonte: www.secoloditalia.it]