Presidenza della Presidente della 4ª Commissione
TESEI
Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Volpi.
La seduta inizia alle ore 15.
AFFARI ASSEGNATI
(Doc. XXVI, n. 2) Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita al periodo 1° ottobre-31 dicembre 2018, anche al fine della relativa proroga per il periodo 1° gennaio-31 dicembre 2019, deliberata dal Consiglio dei ministri il 23 aprile 2019
(Doc. XXV, n. 2) Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2019, adottata il 23 aprile 2019
(Seguito e conclusione dell’esame congiunto, ai sensi dell’articolo 34, comma 1 e per gli effetti di cui all’articolo 50 del Regolamento, con esiti distinti. Approvazione delle risoluzioni Doc. XXIV n. 8 e Doc. XXIV n. 9)
Prosegue l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 14 maggio.
La presidente TESEI, dopo aver brevemente riepilogato l’iter dei documenti iscritti all’ordine del giorno, constata che non vi sono ulteriori iscritti a parlare in sede di discussione generale. Dichiara pertanto conclusa la predetta fase procedurale.
Dà quindi conto, in qualità di relatrice, di due proposte di risoluzione, predisposte d’intesa con il relatore della 3a Commissione Candura: una relativa al documento XXV, n. 2 e una relativa al documento XXVI, n. 2 (pubblicate in allegato).
Il senatore ALFIERI (PD) esprimere una complessiva valutazione positiva delle bozze di risoluzione presentate.
Palesa però la necessità di specificare con maggior precisione, avuto riguardo alla scheda n. 23, il mandato delle motovedette fornite alla Guardia costiera libica, rispetto alle quali persiste la preoccupazione, in modo particolare per i modelli di guardacoste Corrubia, per il loro assetto armato, che non è autorizzato dalle regole e dalla normativa degli standard internazionali. Preannuncia sul punto una proposta di integrazione allo schema di risoluzione predisposto dai relatori.
Annuncia altresì la richiesta, sottoscritta anche dai senatori del Gruppo FI-BP, che sulla partecipazione italiana alle missioni internazionali si svolga un adeguato dibattito anche in Assemblea, allo scopo di addivenire ad una più approfondita disamina, nonché ad una maggiore visibilità di tale tematica.
La senatrice RAUTI (FdI), pur ribadendo l’orientamento favorevole del proprio Gruppo in ordine alla partecipazione italiana alle missioni internazionali, stigmatizza il ritardo con cui i documenti in esame sono stati presentati alle Camere, non rispettando i termini prescritti dalla legge e ledendo le prerogative del Parlamento.
Anche per questo è quanto mai opportuno un confronto approfondito in Assemblea, stante la particolare delicatezza delle problematiche sottese all’impegno internazionale del Paese. Segnala alcuni limiti dell’azione del Governo. Nonostante la minaccia rappresentata dal Daesh continui a perdurare anche dopo la fine del controllo diretto di una parte di territorio, ad esempio, c’è una diminuzione dell’impegno italiano nell’area, sia in termini di personale che di mezzi. Allo stesso modo, andrebbe fatta maggiore chiarezza sul futuro del contingente italiano operante in Afghanistan, nonché sulla sicurezza delle oltre 400 unità impegnate in Libia, stante il radicale mutamento del contesto politico e di sicurezza del Paese.
Esprime critiche all’operato del Governo su altri aspetti della gestione dello strumento militare nel suo complesso, tra cui su questioni cruciali come l’acquisizione dei velivoli F-35 e la necessità di dotare il Paese di un efficace sistema di difesa anti-aerea.
La senatrice ROJC (PD), nel ribadire l’avviso favorevole della propria parte politica alla partecipazione italiana alle missioni internazionali, che si pone in una sostanziale continuità l’azione degli scorsi anni, osserva che vi sono comunquerilevanti criticità, di metodo e di principio, tali da giustificare un approfondimento in Assemblea, soprattutto con riferimento alla proroga delle missioni già avviate.
Sotto il primo aspetto, rileva la tardiva presentazione dei documenti, in aperta violazione dei termini fissati dalla legge n. 145 del 2016 e gravemente lesiva della dignità e delle prerogative del Parlamento. Come conseguenza di questo ritardo per quasi cinque mesi i militari impegnati all’estero non hanno goduto delle necessarie tutele, sia politiche che finanziarie.
Sotto il secondo aspetto, l’oratrice osserva che la partecipazione alle missioni non può prescindere da una collocazione dell’Italia in ambito europeista, transatlantico e multilateralista. Tale collocazione, però, è minata dalle azioni del Governo e da continue inopportune prese di posizione di suoi importanti esponenti.
Il senatore GASPARRI (FI-BP) osserva che, ancorché il Gruppo Forza Italia sia tendenzialmente favorevole all’impegno internazionale del Paese, si rende comunque necessario un ulteriore confronto in Assemblea, al fine di fare maggiore chiarezza in ordine a numerosi fattori di criticità. Tra le questioni più problematiche c’è la prosecuzione della missione EUNAVFOR MED, considerando che sul contesto in cui la missione opera influiscono le decisioni recentemente prese da altri Paesi partecipanti e che la presenza delle navi di fronte alle coste libiche può sempre tradursi, in maniera anche non intenzionale, in un incentivo del flusso migratorio.
Più in generale, è poi la stessa politica di difesa tenuta dal Governo ad apparire inadeguata, nonché vittima di inopportuni conflitti politici interni al Dicastero (come ad esempio quello verificatosi tra il ministro della difesa Trenta e il sottosegretario Tofalo, entrambi appartenenti alla stessa forza politica). E ciò a fronte di pressanti problemi che investono il personale.
Conclude stigmatizzando il ritardo con cui i documenti in esame sono stati presentati alle Camere.
Intervengono quindi i senatori FUSCO (L-SP-PSd’Az) e ORTIS (M5S), esprimendo avviso favorevole sulle proposte di risoluzione presentate dai relatori.
Il senatore ALFIERI (PD) illustra quindi una proposta di integrazione, a firma anche del senatore Vattuone, dello schema di risoluzione presentato dai relatori sul doc. XXVI, n. 2 che, con riferimento alla missione di cui alla scheda n. 23/2019 della relazione analitica, propone un impegno al Governo a una verifica stringente e costante a che le imbarcazioni fornite dall’Italia alla Libia, con particolare riguardo ai modelli delle guardacoste Corrubia, montino solo la strumentazione utile al controllo e sicurezza nel contrasto all’immigrazione illegale e al traffico di esseri umani nonché alle attività di soccorso in mare in rispetto delle vigenti disposizioni internazionali e europee in materia di embargo.
Il senatore CANDURA (L-SP-PSd’Az), relatore per le parti di competenza della 3a Commissione, propone una riformulazione dell’impegno proposto dai senatori Alfieri e Vattuone.
Il sottosegretario VOLPI concorda con la proposta di riformulazione del relatore Candura.
Il senatore ALFIERI (PD) accoglie la proposta di riformulazione, considerandola un passo avanti rispetto al testo base della risoluzione, riservandosi, tuttavia, di tornare sulla questione in sede di discussione in Assemblea.
I relatori CANDURA (L-SP-PSd’Az) e Donatella TESEI (L-SP-PSd’Az), preso atto degli elementi emersi nel dibattito, danno quindi conto di una nuova proposta di risoluzione sul documento XXVI, n. 2 (pubblicata in allegato).
Poiché nessun altro chiede di intervenire, previa verifica del numero legale viene posta in votazione la proposta di risoluzione dei relatori sul documento XXV, n. 2, che viene approvata dalle Commissioni riunite.
Successivamente, viene posta ai voti la proposta di risoluzione dei relatori sul documento XXVI, n. 2, come riformulata, che viene, del pari, approvata.
La presidente TESEI esprime compiacimento per l’approvazione all’unanimità di entrambe le risoluzioni.
La seduta termina alle ore 15,30.
Resoconto sommario [da pagina 8 a pagina 24]
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