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RESOCONTO STENOGRAFICO
RAUTI (FdI). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RAUTI (FdI). Signor Presidente, il 25 novembre, domenica prossima, ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione delle violenze contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999.
Noi di Fratelli d’Italia vogliamo dedicare la giornata di domenica prossima a tutte le vittime e in particolare la vogliamo dedicare alla povera Desirée Mariottini che proprio ieri il tribunale del riesame ha voluto vittimizzare una seconda volta, uccidere una seconda volta, derubricando l’omicidio ad omicidio non volontario e l’atto di stupro di gruppo ad abuso sessuale con l’unica aggravante relativa alla minore età della vittima nonché allo spaccio.
Noi riteniamo che tale decisione, oltre che rappresentare una vittimizzazione secondaria, ancora una volta riproponga un problema che si era già a posto, e purtroppo i casi sono anche molti, quando con Pamela a Macerata si verificò una storia purtroppo analoga. È come se certe vittime e certe morti contassero meno di altre. È come se a queste vittime, qualora fossero sopravvissute, si richiederebbe quasi l’onere della prova. Noi riteniamo che questa decisione sia offensiva della memoria, che allontani la giustizia, che non difenda le vittime e non punisca gli assassini.
Sul tema relativo alle violenze contro le donne – che non è un tema, mi correggo, ma una questione immensa – ieri abbiamo anche presentato una mozione 1-00049, che mi auguro verrà calendarizzata a breve che oltre a ricostruire doverosamente il perimetro internazionale di riferimento di norme e indicazioni, ricostruisce anche il corpus giuridico italiano ma soprattutto chiede al Governo impegni precisi e stringenti in relazione all’attuazione del Piano nazionale di azione straordinaria in relazione alla distribuzione di risorse alle Regioni che sono stabilite in Conferenza Stato-Regioni ma che non arrivano ai centri nei tempi dovuti, nonché alla messa in pratica di programmi di educazione ai sentimenti, anche nelle scuole, che siano improntati al rispetto delle differenze di genere e alla prevenzione e al contrasto delle violenze sulle donne e sulle bambine.
Ancora. Chiediamo nella mozione che non vengano previsti nella legge di bilancio 2019, tagli e riduzioni per il fondo per le pari opportunità e per tutte le politiche di prevenzione e contrasto contro ogni forma di violenza sulle donne. Ci auguriamo che in sede di discussione di tale mozione si trovi in quest’Aula un ampio consenso per impegnare il Governo che sul fronte delle pari opportunità e sul fronte del contrasto purtroppo non è stato fin qui incisivo e non ha introdotto significativi cambiamenti. (Applausi dal Gruppo FdI).
Resoconto stenografico della 59ª seduta pubblica del 15 novembre 2018
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