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tag43.it – Le mire di Conte, un posto per la Rauti e altre pillole del 12 ottobre

Conte vuole piazzare Patuanelli alla commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai (e se ci fosse stato Casalino…), mentre a Isabella Rauti spetta un ministero, altro che Licia Ronzulli […]

Per l’Italia non si sa, ma per i giornalisti che si occupano dei retroscena politici il ritorno al potere della destra “è una pacchia”. Nel centro storico romano i nuovi eletti che arrivano per entrare a Montecitorio e a Palazzo Madama regalano “perle” di ogni tipo, roba da riempire le pagine di un intero giornale. Dopo che è girata la voce della voglia di Giuseppe Conte di “mettere le mani” sull’ambitissima poltrona di presidente commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, individuando Stefano Patuanelli come candidato unico, qualcuno ha detto che «è un vero peccato che i pentastellati non abbiano fatto eleggere Rocco Casalino, lui sarebbe stato un’ottima guida di quella commissione». Intanto è scattata la caccia ai ristoranti situati nei dintorni della Camera dei deputati, nel cosiddetto “miglio quadrato”: sta ottenendo numerosi consensi positivi Don Pasquale Restaurant & Bar in via delle Muratte, situato nell’hotel Maalot, dove lo chef è Domenico Boschi, apparso più volte in televisione.

Parlano di Licia Ronzulli, ma a Isabella Rauti spetta un ministero
I riflettori sono puntati da mesi su Licia Ronzulli, la forzista ultraberlusconiana “accusata” di volere un ministero “di prima fascia”. Lei ribatte sempre dicendo che «se Luigi Di Maio è stato ministro per gli Affari esteri…», una frase che vuole fare intendere che la sua ambizione è legittima. Ma se tutti parlano delle lotte di Forza Italia e della Lega per conquistare posizioni di primo piano, nessuno si occupa di Isabella Rauti, che a Fratelli d’Italia ha portato tanti voti. La figlia di Pino Rauti, che ha fondato e guidato il Movimento Sociale Italiano (nonostante Giorgio Almirante) è stata capace di battere Emanuele Fiano a Sesto San Giovanni, e nelle dinamiche interne al partito di Giorgia Meloni riveste un ruolo indiscutibile. Alla Rauti spetta un ministero: ovviamente non l’Istruzione, «altrimenti alcune scuole vengono occupate per tutta la legislatura». Non è un caso se dicono “alcune”, perché oggi il movimento studentesco di destra è molto forte. E se qualcuno si mette contro la Rauti? C’è un “piano B”, ossia la presidenza di una commissione importantissima.

[Fonte: www.tag43.it]

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