Percorso:

TheWorldNews.it – ESCLUSIVA Sen. Rauti (FdI): “Il vandalismo alla sede di Treviglio? Solo violenza, fa paura la forza delle nostre idee. Ius soli? La cittadinanza non si regala”

Rauti-600x800

Intervista alla Senatrice Rauti di ‘Fratelli d’Italia’

Buonasera Senatrice Rauti, la ringraziamo per essere qui con noi. Cosa rappresentano gli atti vandalici e le scritte offensive nella sede di ‘Fratelli d’Italia’ di Treviglio? Qual è il messaggio che vuole dare ai responsabili?
Rappresentano solo violenza, provocazione ed intimidazione e nascono dall’intolleranza e la mancanza di rispetto verso il pensiero altrui. Non c’è nulla di democratico, infatti, negli atti vandalici inflitti da ignoti sulle saracinesche del circolo ‘FdI‘ di Treviglio (di imminente apertura) intitolato a mio padre Pino Rauti, né nel minaccioso presidio antifascista che è stato organizzato nel tipico e vecchio stile ANPI.  E nel ringraziare le responsabili e animatrici del circolo ‘FdI’ (Valentina Tugnoli e Lorena Colombo) devo sottolineare che ritengo quanto accaduto molto penoso, soprattutto se gli artefici sono coloro che si ergono a paladini della pace e del rispetto. Evidentemente a far paura è la forza delle nostre idee, mentre chi scrive parole d’odio è stato sconfitto ieri dalla storia ed oggi dalla perdita di consenso elettorale.

La Sen. Rauti di ‘Fratelli d’Italia’ analizza il tema dello ius soli

Il vostro movimento si è distinto recentemente con la raccolta firma contro lo ius soli: ci dia un suo commento a questo proposito…
Riteniamo che la cittadinanza non si regali. La cittadinanza deve essere sempre richiesta, meritata e celebrata. Deve far parte di un percorso di condivisione di valori, di tradizioni e di identità, tutto il contrario dell’automatismo che la Sinistra, con lo ius soli, attiverebbe. Infatti, si prevede di dimezzare il requisito (da 10 a 5 anni) degli anni di residenza in Italia e si allude ad un imprecisato ciclo formativo didattico. Troppo poco. Inoltre si bara, ammantando il boldriniano ius soli (sfuggito per un pelo ai governi Renzi e Gentiloni nella precedente legislatura) con la definizione di ius culturae, che potrebbe diventare una specie di sanatoria per i tanti irregolari e clandestini presenti in Italia.

Simone Ciloni

[Fonte: twnews.it]

Questa voce è stata pubblicata in Rassegna stampa.