Il Consiglio Regionale del Lazio ha oggi approvato a stragrande maggioranza una Mozione sulla drammatica situazione del Tibet. La Mozione era stata presentata grazie all’ iniziativa dei Consiglieri Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella e di Isabella Rauti, Pdl, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Intergruppo sul Tibet ed era stata firmata da trenta consiglieri di quasi tutti i gruppi politici.
Il testo della Mozione chiede che vengano attivate in tutte le sedi iniziative contro tutte le forma di violenza contro il popolo tibetano e ad esortare il governo cinese ad avviare subito politiche di dialogo con le autorità civile e religiose tibetane che vivono in esilio.
Nella Mozione si chiede di intervenire in tutte le sedi affinchè vengano fornite notizie sulla condizione dei monaci arrestati e portati via da alcuni monasteri e di altri che si sono dati fuoco in questi ultimi mesi per denunciare le gravi oppressioni subite. La Mozione chiede anche che in occasione del 10 marzo venga esposta nella sede della Regione Lazio la bandiera del Tibet. E’ stato anche votato un emendamento a stragrande maggioranza che chiede che la Regione interrompa i rapporti commerciali con la Cina.
Dichiarazione di Rocco Berardo, Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei, Presidente dell’Intergruppo sul Tibet al Consiglio Regionale del Lazio:
“Questa iniziativa promossa da tutti i membri dall’Intergruppo sul Tibet del Consiglio Regionale del Lazio fa parte della campagna “Le Regioni italiane per il Tibet” che prevede il deposito della stessa Mozione in tutti i Consigli Regionali italiani con richiesta di esporre la bandiera del Tibet in tutte le sedi regionali d’Italia. Sabato 10 marzo, in occasione del 53° Anniversario dell’insurrezione di Lhasa, è previsto un sit-in nonviolento davanti alla sede dell’Ambasciata cinese di Roma. Ringraziamo inoltre tutti i consiglieri regionali che hanno sostenuto questa importante iniziativa in difesa dei diritti umani e per sostenere il popolo tibetano. Ringraziamo il Presidente del Consiglio e i colleghi consiglieri per l’attenzione e sensibilità dimostrata al tema dei diritti umani in Tibet”.
Dichiarazione di Isabella Rauti, (PDL) , Vice Presidente dell’Integruppo sul Tibet al Consiglio Regionale del Lazio:
“La storia dell’occupazione del Tibet è metafora del paradosso tra ciò che la società contemporanea afferma e quello che tollera ed accetta: il fatto che diritti umani vengono sanciti ma non sempre tutelati. Nell’era della globalizzazione non possiamo accettare che proprio i diritti non vengano ovunque riconosciuti e rispettati; dovunque si violino i diritti, bisogna riaffermarli. L’occupazione cinese del Tibet, cominciata nel 1959, ha colpito in modo particolare i bambini e le donne attraverso le sterilizzazioni forzate e gli aborti; un autentico genocidio, che il fiero popolo nomade del Tibet ha subìto venendo rinchiuso in aree non coltivabili di cemento, nei campi di lavoro, nelle carceri. Si sono condannate persone per motivi religiosi e politici. La comunità internazionale, il mondo associativo, le istituzioni per prime devono agire e reagire come previsto dalla Mozione approvata e come confermato dalla manifestazione promossa per il 9 marzo a Roma, in condivisione con tutte le assemblee legislative regionali e le associazioni pro Tibet”.