Gli alpini di Pinerolo sulle Dolomiti per un’esercitazione tecnologica. E’ “Volpe Bianca”, l’appuntamento che gli alpini si danno ogni inverno per testare la loro capacità di vivere, muovere e combattere in montagna, in mezzo alla neve. Quest’anno, di scena sulle Dolomiti della Val Pusteria, c’era il 3° reggimento di Pinerolo, protagonista dell’esercitazione “Arctic Shield” che ha visto per cinque giorni di fila l’impiego a oltre 2mila metri di quota di tecnologie innovative come droni e sistemi di contromisure elettroniche del 9° reggimento sicurezza cibernetica “Rombo”, più motoslitte e quad di ultima generazione ed elicotteri dell’aviazione dell’esercito, tra cui quelli dello Squadrone Toro di Venaria. A dirigere le operazioni il generale David Colussi, comandante della brigata Taurinense.
Tema di “Volpe Bianca” 2025: l’Artico. L’esercito sta infatti sviluppando la capacità di operare al Polo Nord, facendo leva sull’esperienza e le caratteristiche di operare in montagna e a climi rigidi delle truppe alpine. Lo scorso anno il 2° reggimento di Cuneo si era schierato per un mese al Circolo Polare Artico per un’importante esercitazione alleata in Norvegia, la “Nordic Response”. “Volpe Bianca” è in realtà un sistema di esercitazioni. Nel programma figura “Ice Patrol”, una prova continuativa di 72 ore composta da diverse prove come il superamento di ostacoli naturali in notturna, la condotta di un’azione, il soccorso di un militare e la conoscenza delle procedure radio in inglese. In parallelo si è disputata “Ice Challenge”, una staffetta sci-alpinistica svolta lungo un percorso di 16 chilometri e mille metri di dislivello. Al via erano presenti team di tutti i reggimenti venuti dal Piemonte: oltre al 3° di Pinerolo e al 2° di Cuneo c’erano il 1° da montagna e il 32° genio di Fossano, il Nizza Cavalleria di Bellinzago e il Reparto Comando di Torino. Insieme a loro una rappresentativa di fondisti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, per un evento tecnico-sportivo all’insegna dell’inclusione, dedicato alla memoria degli alpini caduti nelle missioni internazionali del dopoguerra, ricordati attraverso 25 pannelli posti lungo il tracciato.
Alla fase finale dell’esercitazione hanno assistito il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti e il generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Isabella Rauti ha sottolineato come l’esercitazione sia stata l’occasione per incrementare le capacità sciistiche degli alpini coinvolti nel supporto ai prossimi Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026. L’anno prossimo non mancherà infatti l’apporto della Difesa alla sicurezza degli impianti, alla logistica e alla preparazione delle piste, come a Torino nel 2006.
[Fonte: torinocronaca.it]