Percorso:

valledaostaglocal.it – Cappello Alpino per i nuovi volontari in ferma iniziale

La consegna del copricapo ai giovani alpini del corso “Monte Marrone II”, sulle montagne segnate dalla Storia della “guerra bianca” in Adamello

Sabato 27 luglio 161 giovani Volontari in Ferma Iniziale (VFI), giunti al termine del modulo integrativo delle Truppe Alpine (MITALP), hanno avuto la possibilità di indossare, per la prima volta, il cappello alpino. La cerimonia di consegna, svolta alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, del Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Divisione Michele Risi e del Comandante del Centro Addestramento Alpino, Generale di Brigata Alessio Cavicchioli, ha segnato l’ingresso ufficiale dei giovani volontari nel Corpo degli Alpini ed è avvenuta in concomitanza con il “Pellegrinaggio in Adamello” organizzato dall’Associazione Nazionale Alpini a Pejo 3000 (TN).

L’esercitazione finale, condotta da lunedì 22 a venerdì 26 lugliosulle Alpi comprese tra Passo del Tonale e il massiccio dell’Adamello, è stata suddivisa in due moduli: il primo addestrativo/tecnico di alta montagna, che ha visto gli allievi e i loro istruttori in attività presso le falesie della Val di Sole; il secondo modulo, dall’impronta marcatamente “storica”, è stato caratterizzato dalla condotta di attività tattiche in ambiente montano, nei territori un tempo segnati dalla “Grande Guerra”. Per rendere l’esperienza dei giovani Alpini ancora più immersivadal punto di vista storico, è stata condotta una marcia nella zona tra il Passo del Tonale e il ghiacciaio del Presena, per guidarli alla scoperta di trincee, fortificazioni e gallerie che sono state teatro della “Guerra Bianca”, combattuta dagli Alpini non solo contro il nemico in armi, ma anche contro la durezza dell’inverno e le difficili condizioni climatiche. Infine, sabato 27 luglio presso la località di Pejo 3000, insieme ai soci dell’ANA lì convenuti in occasione del loro annuale “Pellegrinaggio in Adamello”, si è tenuta la cerimonia di consegna del cappello alpino che ha avuto il suo apice nel momento in cui ad ogni giovane alpino è stato calato sul capo il cappello da parte di un “vecio” appartenente all’Associazione Nazionale Alpini.

Nella formazione delle nuove generazioni di militari, l’addestramento professionale e all’avanguardia deve essere abbinato alla costruzione di un forte senso di appartenenza e di identità: valori che non possono essere dati per scontati, ma che invece devono essere immagine concreta dell’efficienza dell’addestramento stesso e più in generale del servizio prestato.

CAPPELLO ALPINO PER LE NUOVE PENNE NERE
Consegna dal cappello alpino ai nuovi alpini VFI sulle montagne segnate dalla Storia della “guerra bianca” tra Tonale e Adamello

Nella settimana tra il 22 ed il 28 luglio 2024 il Centro Addestramento Alpino – Scuola Militare ha organizzato presso le Alpi comprese tra il Passo del Tonale e il Massiccio dell’Adamello l’esercitazione finale per i 153 giovani Volontari in Ferma Iniziale (VFI) giunti al termine del corso di caratterizzazione alpina (MITALP) “Monte Marrone II”: questa attività composita ha segnato ufficialmente l’ingresso dei giovani militari nel Corpo degli Alpini, suggellandolo con la significativa Cerimonia di benedizione e consegna del tipico Cappello con la penna nera. Questa cerimonia è avvenuta stamane in concomitanza con il “Pellegrinaggio in Adamello” organizzato dall’Associazione Nazionale Alpini a Pejo 3000 sabato 27 luglio 2024.

Nella formazione delle nuove generazioni di militari, l’addestramento professionale e all’avanguardia non può che essere abbinato alla costruzione di un forte senso di appartenenza e di identità: valori che non possono essere dati per scontati ma che invece devono assurgere ad essere cifre sintetiche dell’efficienza dell’addestramento stesso e più in generale del servizio militare reso alla Difesa. In questo senso, la 43° Compagnia del Reggimento Addestrativo della Scuola Militare Alpina negli ultimi tempi ha implementato il proprio iter formativo al fine di migliorare l’addestramento, rivolto anzitutto ai VFI, e soprattutto di renderlo uno strumento per immergere i giovani militari nella storia e nell’identità alpina, in modo non solo da perpetuare tradizioni ma principalmente per ri-creare un’appartenenza forte, che viene appunto visibilizzata grazie all’esercitazione finale.

L’esercitazione in oggetto è stata suddivisa in due moduli significativi sia per il carattere addestrativo/tecnico di alta montagna, sia per l’immersione storica nell’appartenenza alle Truppe Alpine. L’obiettivo è stato sintetizzare in una sola settimana il “precipitato” dell’identità alpina immergendo i giovani militari in un’esperienza a 360 gradi, che funga anche da catalizzatore (o innescante) di una comunicazione verso l’esterno efficace, entusiasta e realmente positiva.

Alpini in marcia di avvicinamento

Anzitutto, gli allievi ed i loro istruttori hanno verificato l’addestramento alpinistico vissuto a Scuola compiendo, presso le falesie della Val di Sole, alcuni momenti di formazione e gli esami del corso di alpinismo (scalata della falesia naturale, manovre di sicurezza, nodologia). Parimenti, in terreni un tempo segnati dalla Grande Guerra, sono state condotte delle attività tattiche in cui sono stati simulati “attacchi di squadra” in ambiente montano. In seguito, la Compagnia ha effettuato una marcia di carattere storico-immersivo nella zona del Passo del Tonale, attorno al ghiacciaio del Presena, facendosi guidare alla scoperta di trincee, forti, gallerie ed altre vestigia della “Guerra Bianca”, che in quella zona fu valorosamente combattuta dagli alpini nella neve e nel gelo delle alte quote.

Venerdì 26 luglio la Compagnia addestrativa ha intrapreso una marcia nel gruppo montuoso dell’Ortles-Cevedale, che ha avuto una prima sosta a quota 2000 mt per permettere l’attendamento in vista della notte. Lì la Compagnia è stata raggiunta dalla Senatrice Isabella Rauti, che nel corso della precedente visita ad Aosta aveva espresso il desiderio di condividere una esperienza addestrativa con gli allievi della Scuola, e dal Gen. D. Michele Risi, Comandante delle Truppe Alpine, che ha voluto iniziare il proprio mandato dormendo accanto ai giovani militari e condividendo in tutto e per tutto la loro attività. Nella tarda sera, dando nuova vita ad antiche tradizioni, è stata proposta su base volontaria la celebrazione della santa Messa di “Veglia d’armi” per i nuovi alpini: i giovani soldati e i loro formatori si sono uniti in preghiera per la pace, raccogliendosi come singoli e come comunità in un passaggio così unico e delicato della propria vita e della propria carriera. Al termine della Messa, il Generale Comandante della Scuola ha approfittato del momento solenne e commosso per rendere pubblica la nomina della Senatrice Isabella Rauti ad “Alpino honoris causa”, consegnandole al contempo il cappello.

Infine, sabato 27 luglio la Compagnia ha ripreso la marcia per raggiungere la quota di 3000 mt e unirsi agli appartenenti all’ANA lì convenuti in occasione del loro annuale “Pellegrinaggio in Adamello”. Questa comunione di meta e di valori, fortemente evocativa e coinvolgente, ha contribuito a imprimere l’identità alpina e lo spirito di appartenenza alla famiglia alpina a tutti i partecipanti, soprattutto i più giovani. Particolarmente significativo è stato il tema scelto dall’ANA per il pellegrinaggio del 2024: “Donne portatrici del Vioz e dell’Adamello” per rendere omaggio alle migliaia di donne che furono quasi militarizzate per compiti di fatica e di supporto logistico. In più, l’intento comunicativo è stato orientato a far conoscere e ri-conoscere la Scuola Militare Alpina nel suo riposizionamento a livello tecnico, scientifico e internazionale e soprattutto ad evidenziarne le intersezioni col territorio ed il link intergenerazionale che rende la scelta militare alpina una possibilità concreta di realizzazione valoriale, personale e professionale per i giovani.

Giunti tutti i convenuti alla meta, alcune centinaia compresi i parenti e gli amici dei nuovi alpini, a loro si sono unite diverse Autorità civili, militari e religiose, tra cui: il Sotto Segretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, il Comandante delle Truppe Alpine, Gen. D. Michele Risi, il Comandante della Scuola Militare Alpina, Gen. B. Alessio Cavicchioli.

Discorsi delle Autorità

La Cerimonia di benedizione e consegna del cappello alpino, che è stata inserita nella più ampia cerimonia commemorativa dell’ANA, ha avuto il suo fulcro nel momento in cui ad ogni “bocia” alpino è stato imposto sul capo il cappello da parte di un “vecio” dell’ANA (per quanto possibile proveniente dalla sezione geografica di appartenenza della giovane recluta). A margine, ad ogni nuovo alpino è stata consegnata la tessera di iscrizione all’ANA. Nel momento culmine della Cerimonia, ha avuto luogo anche la nomina a “padrino” del corso: il Comandante della Scuola ha decretato che, proprio per la sua immediata amicizia, condivisione e comunione d’intenti, fosse il Gen. D. Michele Risi, neo-Comandante delle Truppe Alpine, ad assurgere a modello, patrono e appunto “padrino” del corso “Monte Marrone II”.

L’obbiettivo di questa settimana e Cerimonia, pienamente raggiunto, è stato così sintetizzato dal Generale Comandante della Scuola: “Portare a termine un’attività militare che possa realizzare una ‘immersione storica biunivoca’ dei nuovi alpini nella storia gloriosa del Corpo, ripercorrendo i passi che la storia del territorio e della Guerra Bianca racconta. Bisogna, infatti, che i ragazzi di oggi sappiano in quale storia stanno entrando a far parte, e al contempo è positivo che il territorio si renda conto del valore aggiunto dato dai nuovi alpini facendosi magari contagiare dalla loro entusiasta giovinezza e abnegazione. È fondamentale che i nuovi alpini non intendano il proprio servizio semplicemente come un lavoro del presente o una attuazione futuribile di competenze tecniche, ma che interiorizzino l’importanza della Storia nella quale si immergono e alla quale sono chiamati a prender parte da protagonisti, per scriverne una nuova pagina a servizio della Patria e della Pace”.  FONTE: Centro Addestramento Alpino.

[Fonte: www.valledaostaglocal.it]

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