«Il conferimento della cittadinanza onoraria di Roma a Malala Yousafzai, ferita dai talebani perché rivendicava il diritto allo studio, mentre andava a scuola a Khurshal in Pakistan, ed ora in convalescenza in Gran Bretagna, rilancia il messaggio di contrasto alle violenze di genere che non possono essere considerate fatti individuali e privati, ma devono essere affrontate come responsabilità collettive.» A dichiararlo è Isabella Rauti, Presidente di Hands off Women – HOW, una rete internazionale di associazioni e persone per il contrasto alla violenza sulle donne. «Malala ha scritto nel suo diario “dateci penne per scrivere, prima che qualcuno metta armi nelle nostre mani”, afferma Isabella Rauti. Con il diritto all’istruzione, ha difeso la libertà, il suo futuro, quello delle donne e delle bambine ed è diventata l’icona internazionale della rivendicazione del diritto allo studio ma anche delle violenze subite dalle donne e dalle bambine: per questo la Cittadinanza onoraria di Roma, insieme all’illuminazione del Colosseo in occasione della Giornata internazionale contro le violenze sulle donne, a lei dedicata, sono strumenti importanti per diffondere attraverso la storia e la figura di questa adolescente pakistana un messaggio positivo contro le violenze di genere e per i diritti fondamentali, come quello allo studio.» Hands off Women – HOW consente l’adesione alla rete attraverso la sottoscrizione di una carta d’intenti (www.handsoffwomen-how.org) ed appoggia la petizione per il conferimento del Premio Nobel per la Pace a Malala Yousafzai (www.change.org/it/petizioni/premio-nobel-per-la-pace-a-malala).
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