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Violenza donne: Rauti (Pdl), Italia firmi convenzione di Istanbul

«Le violenze sulle donne non possono essere considerate un fatto individuale e privato ma devono essere affrontate come una responsabilità collettiva e le Istituzioni, la politica e la società civile hanno il compito prioritario della prevenzione e del contrasto. Dopo l’approvazione da parte del Senato della mozione unitaria, avvenuta oggi all’unanimità, con cui si invita il Governo a firmare la convenzione di Istanbul, l’Esecutivo deve procedere alla ratifica del Documento che prevede, per la prima volta a livello internazionale, misure di prevenzione, di tutela in sede giudiziaria e di sostegno alle donne vittime di violenza».
E’ quanto dichiara la consigliera regionale del Lazio, Isabella Rauti.
«La violenza – continua Rauti – è soprattutto domestica e si consuma tra le mura di casa da parte di partner, compagni o mariti. Ma la legge da sola non basta, la legge è una condizione necessaria ma non sufficiente se non si accompagna l’applicazione della norma con una rivoluzione culturale, di costume, di educazione di genere, di rispetto delle differenze».
«L’Italia – conclude Rauti – deve aderire alla Convenzione e adeguare la legislazione nazionale, con un provvedimento in grado di fornire risorse e strumenti necessari all’applicazione della Convenzione stessa, che definisce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani fondamentali e come una forma di discriminazione da contrastare, anche attraverso un meccanismo di rete internazionale in cui nessuna vittima possa sentirsi sola».

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